Il cambiamento

    Questa volta la DC era più preoccupata e fece una campagna elettorale a tappeto per cercare di racimolare tutti i voti utili, anche quello del parroco del paese, che la volta scorsa non aveva votato, perché, diceva lui, le pecorelle del suo gregge erano tutte uguali, mentre i genzianini, forti del bel risultato ottenuto, lavoravano sull’onda dell’entusiasmo.

   Allo spoglio questa volta assistette quasi tutto il paese e quando i risultati furono chiari e si capì che la Genziana aveva non vinto, ma stravinto, ci fu un corteo spontaneo che portò in trionfo i nuovi amministratori.

   La vittoria della Genziana fece scalpore e giunse alle orecchie dei dirigenti di un ben noto partito politico contrario alla DC, che si ricordarono che il sindaco era stato, non molto tempo prima un loro iscritto e si recarono a trovarlo per ricordagli, che, sì, aveva vinto nel suo paese, ma che un elemento del suo calibro avrebbe avuto un futuro migliore in prospettiva provinciale, regionale e, perché no, anche nazionale e che il modello Genziana era da esportare per nuovi e più consistenti progetti politici.

   L’ambizione del nostro nuovo sindaco prese il sopravvento sui rapporti di amicizia e di militanza con gli altri componenti della Genziana, che, dopo alcuni mesi venne messa da parte e si creò una nuova lista, che eliminati i rompiscatole, si trasformò in un altro elemento tipico della zona: la cornacchia, che è un uccello apparentemente insignificante dal verso sgraziato e fastidioso, ma che in realtà è il testimone caratteristico della montagna dove il nostro paesino si trovava.

   I cornacchini ripresero le tecniche elettorali del passato e con una campagna elettorale spregiudicata e senza remore morali fecero fuori, naturalmente politicamente, i loro avversari e si avviarono ad un lungo periodo amministrativo, che altro non fece che accentuare il declino del paese, ma cosa importa se il paese va in malora, l’importante è che qualcuno abbia potuto soddisfare le sue ambizioni politiche e non solo.

   In fondo lo dice anche il proverbio, e si sa che i proverbi sono frutto della saggezza popolare, che se sta bene Rocco, sta bene tutta la Rocca. (continua)