Pillole di storia sanvitese

   Il prof. Tonino Iarlori, che ringraziamo per la sua cortesia, ci invia per la pubblicazione delle pillole di storia sanvitese che volentieri pubblichiamo.

   Nello stilare la Storia di San Vito, ed in particolare la parte concernente i cimiteri, mi sono imbattuto in un’altra trascrizione di una delibera del Cons. Com. del 12 aprile 1871, di cui invio due stralci, non tanto in risposta alle precedenti quanto per una migliore e completa conoscenza della nostra storia.

Ogg.: Demolizione della vecchia Chiesa della Concezione sita in Piazza Garibaldi

 Argomento n° 16 all’o.d.g. pag. 39v 

(…) Che giova richiamare al Consiglio che nel 15 Novembre 1863 fu concesso al Sig. Tosti Lelio ed altri di poter costruire una cappella gentilizia in confine alla Chiesa rurale di S. Rocco e propriamente in quel sito ove oggi è stata costruita la nuova sepoltura, ed allo scopo di deporvi le ossa e le ceneri degli antenati di sua famiglia. Che il Consiglio sa che nella vecchia Chiesa della Concezione la quale è cadente e dovrà essere demolita per evitare una pubblica calamità, esistono delle antichissime sepolture pubbliche e private, nelle quali furono fatte delle nuove sepolture quando una Legge proibì il seppellimento nelle Chiese, ma i cadaveri che vi erano in gran numero vi rimasero e vi restano ancora e non potrebbe tollerarsi certo che colla demolizione di detta Chiesa e con la caduta di essa senza la mano dell’uomo le sepolture si sfondassero e la pubblica Piazza divenisse un cimitero scoperto, e si verrebbe a guardare un campo di materiali di fabbrica, ed ossa dei nostri antenati.

(…). Considerando lo stato della vecchia Chiesa della Concezione, la quale dev’essere abbattuta onde evitare che crolli da sé e per lo che potrebbe deplorarsi una seria sventura. Considerando essere necessario far spurgare le fosse che erano e che sono in detta Chiesa. Considerando che talune superstizioni debbono essere rispettate, e che non è possibile obbligare tante famiglie del Paese a non curare le ceneri dei loro antenati e quindi mischiarle tutte in una sepoltura comune. Considerando che alla salute pubblica non pregiudica affatto che quelle ossa di cadaveri le quali trovansi da molti anni nelle sepolture gentilizie della Chiesa della Concezione siano trasportate nel Cimitero provvisorio contiguo alla Chiesa rurale di S. Rocco e che anzi è utile perché si tolgono dall’interno del Paese. (…) 

Tonino Iarlori