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Irrevocabili

   Grazie a Francesca durante la seduta del Consiglio comunale di ieri 23 giugno ho appreso come le dimissioni presentate da un consigliere comunale siano "irrevocabili".

   Qualche anno fa la procedura era leggermente diversa ed era prassi normale respingerle, invitando il consigliere a ripensarci e solo se queste erano confermate venivano accettate.

   Adesso le dimissioni sono irrevocabili non appena vengono protocollate e questo è accaduto nel caso della consigliera Flamminio ieri durante la seduta del Consiglio comunale.

   Iniziata la seduta con più di un'ora di ritardo e con l'assenza del consigliere Catenaro, ritornato a godersi la famiglia dopo anni di impegno, e con l'ingresso del neo consigliere Tosti Tito, si è proceduto all'esame dei punti all'ordine del giorno con una discussione francamente deludente nel merito e nei contenuti con domande vaghe e con risposte di carattere formale, che non hanno dato adito ad una discussione che generasse qualche forma di polemica e con una minoranza incapace di far trasparire le contraddizioni che stanno attraversando la maggioranza.

   Addirittura, e la cosa mi ha molto stupito, la dimissionaria consigliera non era seduta tra i banchi del Consiglio, ma tra il normale ed esiguo pubblico che seguiva la seduta ed è dal quel posto che ha letto, non si sa a quale titolo, un intervento col quale illustrava le motivazioni delle sue dimissioni.

   Non so se queste motivazioni verranno inserite nel verbale della riunione, ma la procedura mi è sembrata alquanto strana.

   Forse le dimissioni sono "irrevocabili", ma la procedura è stata alquanto equivoca.