Il gazebo
Con questo strano termine si indica una struttura mobile in legno o in metallo
che viene di solito usata nei giardini o nelle strade.
A San Vito ce n'è uno in largo Tosti che, a differenza dagli anni passati, non
ancora viene messo in funzione ufficialmente perchè manca l'autorizzazione del
Comune nonostante la richiesta sia stata avanzata da molto tempo.
La pratica è ferma presso gli uffici comunali perchè, sembra che alcuni
cittadini abbiano presentato un ricorso e l'amministrazione comunale non sa che
pesci prendere.
San Vito è un paese turistico, ma a differenza della Marina il suo centro
storico, molto frequentato in questo periodo, non gode di strutture di
accoglienza riguardo non solo ai sanvitesi, ma soprattutto ai turisti.
Altrove nei centri storici i negozi di souvenirs, i bar, le pizzerie si
sprecano, mentre a San Vito queste attività si possono contare sul palmo della
mano, un bar all'inizio della piazza, un negozio di oggettistica e
abbigliamento, un'attività d'asporto, un altro bar con gazebo, una
tabaccheria, un forno e poi il nulla.
E l'amministrazione comunale di fronte a questa situazione cosa fa? Niente, anzi
invece di incoraggiare queste attività prolunga nel tempo il rilascio di una
concessione il cui unico scopo è quello di voler dare un'accoglienza ai turisti,
che qualcosa apportano al miglioramento dell'economia locale.
Invece di rendere quella piccola piazzetta a solo transito pedonale, con un
orario ben definito per permettere l'accesso ad un locale con passo carrabile
che lì insiste, si formalizzano i nostri amministratori su una richiesta di
alcuni cittadini contrari affinchè quella struttura rimanga lì.
La cosa non è nuova se pensiamo a quello che è successo l'anno scorso al Colle e
che non vedrà quest'anno, con molta probabilità, la riapertura di un locale di
intrattenimento, che dava vita a quel mortorio che
è attualmente la zona Colle.
Dobbiamo far chiudere anche il bar di largo Tosti e rendere questo paese un
deserto?
E' questo il bene comune che dovrebbe essere tutelato?
Su forza, signori amministratori, non lasciate agli uffici una responsabilità
che non è solo formale, ma anche politica e abbiate il coraggio di decidere.
|