La notte dei serpenti a
Pescara ha per incanto riannodato i fili di una storia antica quanto il
tempo.
Le radici popolari sono
ritornate a nuova vita sulle note di canzoni semplici ma essenziali nel
simbolismo di relazioni familiari abruzzesi che non hanno perso la loro
forza evocativa.
" La fija me'" diretta
dal maestro Melozzi ha il potere di risvegliare la semplicità dei
sentimenti, l'amore, il distacco, la manualità e la vicinanza nelle piccole
azioni quotidiane.
Quell'Abruzzo " forte e
gentile" che tutti abbiamo imparato a conoscere ripropone al grande
pubblico la vera essenza di un canto corale fuori da ogni artificio di
ridondanza, è pura poesia popolare che mette in mostra la sua unica e
indiscussa matrice di appartenenza, quelle radici spesso dimenticate che
tornano a penetrare e a svilupparsi in un terreno fertile di ricordi, lo
spazio ideale e reale in cui respirare aria pulita, il tempo conservato e
protetto al riparo da ogni contaminazione.
L'Abruzzo è mare e
terra, cielo e orizzonte, confine entro il quale conoscere e riconoscere la
coralità di più voci, il senso di appartenenza in una società tesa alla
frammentazione e all'individualismo, il ponte tra passato e futuro che
chiede di essere attraversato, riconquistato, amato e protetto.
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