Nel 2022 in Italia la destra va al governo ben
100 anni dopo l'anno 1922, che la vide andare al Governo di San Vito con la
nomina, da parte del Prefetto, del Commissario nella persona del Sig. Marino
Marino.
Per
vedere se le cose, a 100 anni di distanza, siano cambiate vi riporto le
dichiarazioni del Sig. Marino nel primo consiglio comunale dopo la fine del
commissariamento.
Poichè
lo spazio a mia disposizione non mi permette la pubblicazione integrale
dell'intervento, vi riporto le parti salienti e in più puntate.
Il
Consiglio comunale di allora, che si era riunito per ascoltare la relazione
del Commissario, era così composto:
1) Borga avv. Guido 2)
Iavicoli Giulio 3) Bozzelli Luigi 4) Ciampoli Ermenegildo 5) Bianco Guido 6)
Antonucci Alfiero 7) Ciampoli avv. Emanuele 8) Bianco Vito 9) Toni Renato
10) Tavani Tommaso 11) Olivieri Francesco 12) Iavicoli cav. uff. Nicola 13)
Tosti dott. Amedeo 14) di Paolo Antonio 15) Bianco Domenico 16) Forlani
Eusebio 17) Sciarretta Donato 18) Dragani Nicola 19) Marino Marino.
Manca il ventesimo consigliere di cui non si fa menzione nel verbale della
seduta.
Parla il sig. Marino, che illustra la sua relazione:
Signori Consiglieri,
San Vito
Chietino è senza normale amministrazione dal 1° novembre 1922. La rossa
amministrazione, salita al potere per fatalità di eventi, il 31 ottobre 1920
(NdR dopo legali votazioni) , venne dal Governo del Re disciolta per
la sua azione faziosa, arbitraria e partigiana, come il Decreto 21 dicembre
1922 afferma.
(...) -
(Continua)
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