Il Centenario (4)
(...) Dopo circa quattro
anni di mancata amministrazione, S. Vito si ridesta per riprendere il cammino
rispondente alla sua civiltà ed al suo progresso.
Ci ridestiamo, o Signori, in un giorno fatidico, il giorno in cui nove anni or
sono le nostre superbe fanterie con slancio e con fede oltrepassavano l'infame
confine per rettificarlo col sacrificio del loro sangue.
Ci ridestiamo nel medesimo momento in cui si apre la nuova Camera Italiana,
quella da noi tanto sognata ed invocata in cui la Maestà del Re può rifulgere in
tutto il suo splendore per l'opera immane di ricostruzione compiuta dal nostro
Duce Magnifico Benito Mussolini.
Non saprei meglio concludere che invitarvi a rivolgere il pensiero alla nostra
Patria più grande santificata dal sangue di mille e mille eroi, e a cooperare
efficacemente per le sue maggiori fortune in cui sono comprese le nostre.
Il Consiglio nominò il Sig. Marino sindaco, che ringraziò con queste parole:
Vi ringrazio della fiducia accordatami. Come primo atto
della mia amministrazione vi propongo la cittadinanza onoraria all'artefice
della nuova Italia, all'uomo che tutto il mondo ci invidia per energia di volere
e capacità di azione, al duce invitto Benito Mussolini.
(...) Per S. Vito fascista eia eia eia alalà.
Il Consiglio, con applausi ed entusiasmo, cui si unisce il numeroso pubblico che
assiste alla seduta, approva con voto unanime il conferimento della cittadinanza
onoraria a S.E. Benito Mussolini.
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