La murtaróle

 

   Il colpo di zappa ben assestato, la terra in eccedenza accuratamente ridistribuita, procede il mio amico nella ordinata fila di fosse e fossette nelle quali depone i semi delle leguminose o, più avanti nella scansione del tempo del calendario agricolo, mette a dimora le piantine che nella rapide crescita sono sorrette da canne per permettere loro di arrampicarsi ed essere in equilibrio rispetto al peso dei frutti e dei baccelli.

   Murtaróle o murtarélle, a seconda della grandezza necessaria per il seme o la pianta da ospitare, risalgono al latino mortariolum, diminutivo dì mortarium, lu mortàle, tanto per intenderci.

   La murtaróle, infatti, si chiama così proprio perché una volta indicava la terra scavata a forma di mortaio attorno ad un albero, per permettergli di ricevere meglio l'acqua.