Lu cacciamane

   L’ultimo girava per casa come una reliquia. Era di flanella pesante, ma raffinata, realizzato con cura, impreziosito da ricamini, perchè destinato a «’na cítile».

   Questa specie di corto grembialetto, cucito in modo da essere bene aderente al corpo, abbottonato o allacciato sul dorso, si faceva indossare al bambino in fasce e poi nella primissima infanzia. Prolungando in una sorta di continuità la linea e quindi la funzione di «lu rinfascià’», tutelava la parte superiore del corpo e lo riparava meglio dal freddo, mentre nel gusto e nelle rifiniture attestava l’abilità e l’attenzione della madre quando preparava il corredo.

   «Lu cacciamane» che copriva la maglietta intima di lana ben calda a sua volta isolata dalla camiciola di lino messa a fior di pelle riusciva ad assolvere pressappoco alle stesse funzioni di un moderno piumino.