Tommaso Nobile

   Ho ricevuto da un sanvitese, Giuseppe Verì, che risiede da anni in Canada, una mail con la quale mi chiede, tra le altre cose, come mai su Wikipedia, nella Storia di San Vito, non ci siano notizie su Tommaso Nobile il padre di Donna Bice.

   Poichè non conosco la storia di questo nostro illustre concittadino, mi sono rivolto al prof. Antonio Iarlori, che di cose sanvitesi è un grande cultore, che mi ha fornito alcune notizie, che saranno riportate in un suo libro di prossima pubblicazione sulla storia di San Vito.

   Il sig. Tommaso Nobile, tra le altre cose riportate di seguito è da ricordare per l'arrivo dell'acqua potabile, la fabbrica della scuola elementare e soprattutto per il passaggio della ferrovia Sangritana, che l'anno prossimo festeggerà il centenario.

Tommaso Nobile (fautore e scopritore di lapidi)

Il treno Armato

   La solenne cerimonia si svolse il 10 giugno 1918 giù nella nostra marina. La bandiera, benedetta da mons. Bar. Piccirilli, Arcivescovo di Lanciano, madrina la signorina Giannina Marino, riccamente ricamata in seta,  venne racchiusa in un artistico cofano in legno rivestito di cuoio a fregi d’oro, con lo stemma reale e con quello del Comune di San Vito. (…) La bandiera venne accompagnata da una pergamena artistica di Vincenzo Bonanni con la seguente iscrizione dettata da Tommaso Nobile: «La cittadinanza di San Vito Chietino, offrendo per mano delle sue donne la bandiera di combattimento al Treno armato n. 6, attesta per sé e per la Regione, della quale per la fede comune si onora di essere interprete nel posto avanzato, ammirazione e riconoscenza ai Marinai d’Italia, che nell’Adriatico e dovunque riaffermano il diritto eterno e la nova forza della Patria e, con schiera d’innumeri eroi, vendicano il fato, rispondono al grido che parte da Lissa». (…) Per eternare nel marmo il ricordo delle incursioni nemiche, il Municipio di San Vito ha voluto mettere una lapide, che opportunamente inaugurata dopo quella per Carlo Altobelli, è stata assai lodevolmente posta sulle mura di san Francesco, una chiesa che sorge sul colle ricco di una fiorente vegetazione di aranci e di ginestre. La targa reca le seguenti parole: «Da questo colle la popolazione non sgomenta assisté ai bombardamenti di cui le navi austriache fecero bersaglio san Vito il 23 luglio 1915 e il 3 febbraio 1916. Viva l’Italia!»

Tommaso Nobile (uomo politico) 

   1907 - Pubblicata la legge portuale del 1907, l'amministrazione comunale richiese ai termini dell'art.. 14, un'opera marittima, che si venne via via sviluppando fino a poterne ottenere la trasformazione in approdo per effetto dell'art.. 6 del R.D. Luogotenenziale del 4.10.1917, n. 1679, con un finanziamento di mezzo milione sui fondi della legge 20 agosto 1921, n. 1177 per la disoccupazione.

   Ma nel corso dei lavori o per straordinarie mareggiate è  accaduto che la spiaggia è stata erosa dall'acqua restringendo lo spazio utile al tiraggio a terra dei battelli a causandosi così una situazione difficile alla industria ed alle numerose famiglie che con esse vivono e che rappresentano oltre un terzo del paese.

   E' ovvio che io richiamassi sul fatto l'attenzione del Min. LL.PP. come nella mia determinazione 30.4.1923, n.103 invocando provvedimenti immediati prima della stagione invernale, e so pure che V.S. Ill.ma all'uopo interessata dal Consigliere Provinciale Grande Ufficiale Nobile ha espletato uffici personalmente presso il superiore Ministero, del che tengo ad esprimere la riconoscenza della intera cittadinanza, trattandosi di un problema di gravità assoluta ed a cui deve essere apportata immediata e congrua soluzione, se non si vuole gettare sul lastrico e nella miseria la metà della popolazione e che l'ordine pubblico venga venga turbato coll'ulteriore sviluppo di sentimenti antinazionali e anarcoidi, che negli ultimi tempi per un complesso di circostanze sono venuti subendo una notevole modificazione.(da “Il Monitore Napoletano” – Anno XII p . 11)