Cenni storici su

Sant'Apollinare (1)

   Giorni fa, rovistando in un mucchio di vecchie carte ammuffite, ho trovato un foglietto manoscritto stropicciato e a volte poco comprensibile su cui si trovavano degli appunti riguardanti la storia di Sant'Apollinare.

   Non so se quanto scritto su questo foglio di carta abbia un fondamento di verità, ma perlomeno smuoverà la curiosità vostra come ha smosso la mia.

   "Non si conosce esattamente la ragione del nominativo di Sant'Apollinare. Probabilmente sarà dovuto al fatto che nell'alto Medio-Evo il territorio, che era compreso nella giurisdizione della diocesi di Ortona, era dipendente dell'Archidiocesi di Ravenna che aveva come Patrono Sant'Apollinare. Sicchè in omaggio a tale Santo si diede lo stesso nominativo al paese.

   Il Castello e feudo di Sant'Apollinare era alle dipendenze dell'Abbazia di San Giovanni in Venere come risulta da un Diploma emanato il 1 marzo 1047 dall'Imperatore Enrico III.

   Il vecchio castello fu probabilmente distrutto in occasione delle guerre combattute tra gli Angioini e gli Aragonesi pel predominio nel governo del Regno delle due Sicilie e specialmente a difesa di Raimondo Caldora che lo occupò violentemente nel periodo 1384-1387.

   L'attuale fabbricato fu costruito dai feudatari succedutisi nel possesso del feudo ed adibito per la loro residenza estiva e per abitazione del guardiano e conservazione delle derrate.

   Una piccola chiesa, dedicata al Santo, doveva esistere dal 1047, perchè nel diploma ricordato dell'Imperatore Enrico III si parla esplicitamente di "Ecclesiam Sancti Apollinaris", Chiesa che sarà stata completamente distrutta per causa delle guerre menzionate insieme a tutte le case esistenti, perchè nel 1423 la Regina Giovanna II, volendo dare agli abitanti dispersi la possibilità di riabitarla concesse agli stessi piena immunità di colletta. (Continua)