L'amore e la censura

   Nell'epoca in cui la comunicazione è frenetica e a volte compulsiva, rileggere alcune vecchie cartoline postali del 1944 dove una donna innamorata, Rosy, scrive al suo amato con una frequenza quasi giornaliera e questi scritti devono essere contenuti negli slanci e nelle parole, perchè sono soggette alla censura, è incredibile.

   La semplicità delle parole e la brevità del messaggio dove non si riesce a dire tutto quello che si vorrebbe e dove la parola amore non viene mai pronunciata, ma fatta presagire, aprono le porte della fantasia e dell'immaginazione.

   Per dare anche a voi lettori il piacere di ripercorrere questi momenti di vita trascriverò di sotto alcune delle cartoline.

Roma, 23 giugno 1944

Carissimo,

mia indescrivibile gioia ricevere oggi tuo primo scritto. Contentissima saperti bene costà. Ora scrivimi spesso. Attendoti ansiosamente per rivederti. Saluti da tutti.

Affettuosità Rosa

Roma, 26 giugno 1944

Mio caro,

ti penso incessantemente. Fiduciosa attendo il momento in cui potremo rivederci. Ti mando i pensieri più affettuosi. Saluti dai miei.

Rosy

Roma, 27 giugno 1944

Ti sono tanto vicina come sempre col pensiero et col mio affetto grande. Sono felice saperti al sicuro. Non cesserò mai di ringraziare Iddio.

Rosi

Roma, 27 giugno 1944

Caro Italo,

spero avrai ricevute mie precedenti. Sto benissimo. Sappi che ti ricordo e ti penso sempre. Scrivimi. Ti voglio tanto bene. Molte affettuosità

Rosa

Roma, 10 luglio 1944

Carissimo,

a quest'ora spero ti siano giunte tutte le mie lettere e sei un po' tranquillo. Anch'io ricevo raramente le tue e ti lascio immaginare con quanta ansia le aspetto ogni giorno. Convinciti che non ti dimentico mai e sei sempre a me vicino in tutte le ore del giorno. Fai anche tu lo stesso? Pensandoti ti mando i miei più affettuosi saluti

Rosa

Roma, 11 luglio 1944

Caro Italo,

La mia sola gioia oggi è quella di poterti stare vicino con le mie epistole. Le ricevi? Spero sarai contento di questo mio assiduo costante pensiero e non penserai più a cose brutte non vedendo arrivare miei scritti. Ti penso sempre sempre e vorrei proprio rivederti. Sarà poi possibile? Come stai? Ti auguro tante cose belle. Saluti dai miei famigliari. A te mille affettuosità

Rosi

Roma, 17 luglio 1944

Ti giunga sempre affettuoso il mio più caro ricordo e pensiero. Scrivi sempre. Affettuosità

Rosi

Roma, 19 luglio 1944

Carissimo,

Io sto scrivendo quasi ogni giorno però tuoi scritti si fanno un po' desiderare. Spero però che mi giungano al più presto. Domani domenica ti scriverò ancora una lunga lettera che farò raccomandata. Mi ricordi ancora e sempre? Io ti penso incessantemente e sono assai triste. Mi sento tanto sola. Scrivimi presto. Affettuosità

Rosa

   Non so quale sia stata la conclusione di questa vicenda tra Rosa e Italo, ma mi piacerebbe immaginare, come nelle favole, un bel lieto fine.