I tifosi

   Quante volte vi è capitato di discutere con degli amici e la discussione non ha portato a modificare le convinzioni di ognuno? Immagino spesso e soprattutto se si parla di calcio le convinzioni addirittura si rafforzano e le argomentazioni dell’amico creano già il sospetto prima ancora che vengano enunciate, poiché ognuno pensa di essere il depositario della verità.

   Questa premessa la devo fare perché a questo tipo di dibattito ho assistito venerdì 29 aprile in consiglio comunale.

   Non c’era niente da fare, perché per la maggioranza la relazione dell’assessore Iarlori era vangelo e le osservazioni dell’opposizione erano tutte bugie e dette soprattutto per sviare il discorso e cercare di impedire l’approvazione di una variante che sarà la panacea di tutti i mali, che affliggono San Vito.

   I dubbi che le affermazioni di Iarlori Luigi insinuavano sul problema dell’incendio a c.da Foreste non hanno scalfito le convinzioni dei consiglieri di maggioranza, alcuni dei quali, se non ricordo male, erano ben sistemati vicino alle poste ad assistere in quell’occasione alle evoluzioni degli aerei che cercavano di spegnere l’incendio.

   Ebbene di fronte a questa realtà di cui tutti i sanvitesi sono a conoscenza e di cui esistono le prove e le documentazioni, che, stranamente, non si trovano negli uffici comunali come dichiarato dal consigliere Iarlori Luigi, i consiglieri di maggioranza non hanno fatto una piega ed hanno approvato comunque una delibera, che non sembra avere tutti i crismi della completezza.

   Perché si assumono questi atteggiamenti? Forse perché si sa che dall’altra parte si fa rumore e nient’altro? forse perché si sa che non esistono più, come una volta, i comitati provinciali di controllo, che sovrintendevano alla verifica di tutti gli atti del consiglio comunale? forse per l’arroganza dettata della forza dei numeri, che permette di tutto e di più?

   Io, che non so dare una risposta, di una cosa sono certo e cioè che se esistesse un organo di vigilanza, come era una volta il comitato di controllo, certe delibere sarebbero vagliate con maggiore cautela.

   Sono proprio un nostalgico attaccato alle cose buone della cosiddetta prima repubblica travolte da questa mania liberticida, che è la mancanza assoluta di controllo.

   Ma al di là di ogni considerazione viene da chiedersi se è valsa la pena approvare una delibera e rischiare un qualche intervento nel caso in cui qualcuno dovesse rivolgersi ad una autorità superiore? Ma ci sarà qualcuno che voglia farlo? Chissà……