Figli e figliastri

   In data 16 agosto questa Associazione ha rivolto una richiesta al sindaco per ottenere la concessione dei locali della vecchia sede della Polizia Locale per una migliore attuazione dei propri compiti statutari.

   La richiesta si riteneva degna di accoglimento dato che un'altra associazione culturale aveva avuto in concessione i locali prestigiosi del palazzo Borga.

   Poichè nei trenta giorni canonici il sindaco non aveva dato conferma o smentita alla richiesta, questa Associazione ha provveduto in data 24 settembre a produrre una lettera nella quale, facendo ricorso alla norma del silenzio/assenso, si invitava il sindaco a comunicare le modalità di concessione dei locali di cui sopra.

   Mentre la seconda richiesta veniva consegnata all'ufficio protocollo del Comune, il postino consegnava ad un dirigente dell'Associazione la lettera di risposta del sindaco nella quale si affermava che la richiesta non poteva essere accolta.

   Alcune considerazioni in merito a questo increscioso episodio vanno fatte.

   Il sindaco ha l'abitudine, che denota mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini, di rispondere quasi sempre oltre il termine dei trenta giorni previsti dalla norma; la lettera di risposta porta la data del 19 settembre, mentre sulla busta risulta partita il 21 e con l'indirizzo sbagliato, cosa che ha, probabilmente, ritardato di qualche giorno la consegna, che è avvenuta il 24 settembre.

   Infine la perla finale, quando si parla di "garantire a tutte le associazioni pari opportunità".

   Ci risulta che oltre alla nostra Associazione ci siano state altre richieste, che non sono state soddisfatte, mentre per un'altra Associazione è stata approvata addirittura una delibera ad hoc per la concessione dei locali di palazzo Borga.

   Come dire figli e figliastri.