L'amministrazione del nulla

  Sta diventando stucchevole la guerra che l'amministrazione comunale sta conducendo nei confronti degli "occupanti" la zona della ex sottostazione delle FS, un folto gruppo di cittadini, che, sostituendosi alla gestione (?) pubblica dell'area, hanno tolto dall'abbandono quei terreni degradati.

   Bisognerebbe fare gli elogi a giovani, che in questo periodo di crisi non solo economica, ma soprattutto di valori, stanno costruendo un qualcosa, che viene messo al servizio della comunità, offrendo ai cittadini una speranza.

   E, probabilmente, è questo che dà fastidio ad un potere impotente ed incapace di proporre idee, che non siano mercatini e sagre.

   Viviamo in un paese che sta morendo, dove la domanda più ricorrente, tra i pochi, che si incontrano per strada, per segnalare la desolazione in cui viviamo, è la seguente: "Ma sono passati i tedeschi?" in riferimento al triste periodo della seconda guerra mondiale.

   Viviamo in paese dove non c'è vita sociale e culturale, degna di questo nome, dove le uniche strutture aggregative sono i bar e i vari circoli pensionati, dove gli impianti sportivi sono trascurati, dove le scuole invece di essere potenziate, vengono smembrate (vedi la sezione Primavera regalata a Rocca San Giovani per le scelte miopi di questa amministrazione) e la preoccupazione di questa amministrazione sta nella guerra contro gli "abusivi nell'ex sottostazione".

   Se non si fosse al limite del ridicolo, non ci resterebbe che piangere.

   Dichiara l'amministrazione comunale, per bocca di un suo assessore, che questa situazione "sta creando una deleteria tensione sociale nella nostra cittadina".

   Magari ci fosse tensione sociale, perchè sarebbe un sintomo di vitalità, ma di questa tensione, sinceramente, non se n'è accorto nessuno, anche perchè i problemi, che i cittadini devono affrontare ogni giorno sono altri e, sicuramente, più importanti.

   E se cacciamo gli "occupanti" di Zona 22, su quei terreni ci piazzeremmo forse una croce sopra in attesa di stabilre la sua destinazione? E se sì, dobbiamo forse organizzare un referendum per sceglierne il colore?