Un passo avanti  

   Smaltite, si spera, le scorie della campagna elettorale, preso atto dei risultati prodotti dal voto, prepariamoci ad affrontare questi cinque anni di amministrazione che ci sono davanti.

   Il quadro della situazione che il sindaco Catenaro si trova ad affrontare non è dei più semplici e se pensiamo a qualche problema ereditato dal passato come, per esempio, il resort e le difficoltà che sta incontrando dopo la spietata disamina fatta dalla provincia e che illustrerò meglio in seguito oppure alla sentenza ormai prossima sul problema della revoca ai progettisti del PRG, che, a detta di molti, non sembra essere favorevole per l'amministrazione, non c'è da stare tranquilli.

   Cosa può fare l'opposizione per fare esplodere questi e tanti altri problemi e mettere in difficoltà la costituenda giunta?

   Secondo me può fare molto, ma se i due consiglieri d'opposizione, Mancini e Ferraro, viaggeranno su due strade parallele, ma diverse e non si incontreranno in una logica comune di fattiva collaborazione non si andrà molto lontano.

   Il passo avanti, secondo me, deve essere traumatico e consistere nella formazione di un gruppo unico di opposizione che porti alla costituzione di un nuovo soggetto politico, che sia lontano dalle tutele di padrini e madrine e che possa dare sfogo a quella maggioranza dei sanvitesi che non ha votato per l'attuale amministrazione.

   Io chiedo a Donato Mancini e a Pino Ferraro di incontrarsi e ragionare su questa proposta, per iniziare un nuovo percorso, che possa portare San Vito ad uscire dalle secche in cui si trova e chiamare a raccolta tutte le forze disponibili per questo progetto.

   Avranno, Donato e Pino, il coraggio di farlo? Spero tanto di sì.