TARI

Ho ricevuto il seguente intervento dell'amico e Assessore del nostro Comune Luigi Comini sul problema della TARI.

   Come è abitudine si questo sito pubblichiamo integralmente e senza commenti l'intervento, lasciando a chi ci segue di farsi un giudizio proprio.

 

   Caro Walter, ho letto sul sito della Ginestra un tuo articolo che esordisce così “a qualche amministratore non vanno giù i rilievi che da questo sito si fanno sulla TARI”.

   Sinceramente, siccome sull’argomento, lungi dal sollevare “rilievi” obiettivi e ragionati, è stata portata avanti (anche su Facebook) una critica pregiudiziale e strumentale volta ad addebitare esclusivamente all'Amministrazione la richiesta dell'ennesimo tributo ai cittadini….non c'è da meravigliarsi se, come amministratore, questa cosa “non mi sia andata giù”.

   Ma cerco di essere concreto ed andare al nocciolo del problema.

Così si presentava il servizio di raccolta rifiuti che abbiamo ereditato nel 2007 :

                       

   Nel 2011 (nonostante la vigenza della Legge Regionale n.45/07 (che impediva ai Comuni di procedere autonomamente alle gare d’appalto per reperire i Gestori perché prevedeva la creazione dei c.d. ATO provinciali per la gestione integrata del ciclo rifiuti attraverso un unico gestore) abbiamo rotto gli indugi e siamo quindi passati, primi nel nostro circondario, alla raccolta differenziata domiciliare integrale che ha garantito il recupero del giusto decoro urbano alla nostra cittadina e, come dimostrato dai dati dell'Osservatorio della provincia di Chieti, l'aumento esponenziale della percentuale di raccolta differenziata (passata dal 40% al 69% del 2013), la riduzione dei rifiuti indifferenziati da conferire in discarica (con i relativi benefici per l’Ambiente) e la riduzione dei costi di smaltimento.

   Infatti, se non avessimo compiuto questa fondamentale scelta, i costi di smaltimento non ammonterebbero agli attuali euro 230.000,00 da noi preventivati nel piano finanziario 2013/2014, ma ad una cifra pari ad almeno il doppio e, di conseguenza, il costo totale del servizio avrebbe già ampiamente superato il milione di euro, con conseguente default del bilancio comunale ai danni dei cittadini.

   Così facendo, invece, siamo riusciti a contenere, per quanto di nostra competenza, i costi di smaltimento che, in ogni caso, sono variabili, non solo per le diverse quantità che si possono raccogliere, ma anche (e soprattutto) a causa dei costi di conferimento che, spesso e volentieri, aumentano drasticamente a causa della chiusura forzata di alcuni impianti regionali che costringe tutti i Comuni della nostra provincia a dover conferire i rifiuti addirittura fuori regione.

   I costi di raccolta e trasporto (€230.000,00) e spazzamento (€168.000,00) delle strade, invece, sono stati determinati dal mercato ovvero dal bando pubblico fatto nel 2011 e riportati nel piano finanziario previsionale (approvato dal Consiglio comunale con la delibera n.50 del 30.09.14) posto quale base per determinare il costo complessivo del servizio.

   Tuttavia, al fine di ridurre ulteriormente i costi del servizio, stiamo valutando di reinternalizzare il servizio di spazzamento.

Infine, se si vuole dare una corretta informazione ai cittadini è necessario anche ricordare che chi ha istituito la TARI (quale componente della I.U.C. -imposta unica municipale-) ma, soprattutto chi ha stabilito che “DEVE ESSERE ASSICURATA LA COPERTURA INTEGRALE DEI COSTI di investimento e di esercizio relativi al servizio”, non è stata l'Amministrazione del Comune di San Vito Chietino bensì il governo Renzi  (Art.1 comma 654 Legge n.147 del 27.12.13 c.d. Legge di Stabilità).

   E’ a lui, quindi, che dovrebbero essere rivolti gli “strali” tuoi e di tutti noi che - giustamente ! - ci lamentiamo per l’ennesimo salasso tariffario.

Sono certo che queste mie brevi spiegazioni non saranno esaustive, ma spero che possano essere almeno utili a fornire un quadro più obiettivo e completo della questione.

   Ti ringrazio dello spazio che vorrai concedermi.

Cari saluti,

Luigi Comini