Il porto

  I nodi cominciano ad arrivare al pettine, anche se nel nostro caso stanno arrivando in porto.

   Infatti la Protecno, società, che ha progettato il futuro porto di San Vito, ha richiesto il pagamento in saldo della sue competenze e la Giunta comunale con deliberazione del 27 novembre n. 101, accogliendo la rivendicazione della suddetta società, ha provveduto a deliberare il pagamento della somma di € 111.900,09 più oneri.

   C'è da notare che la richiesta è stata effettuata dalla Protecno, perchè non poteva "attendere, dopo il primo infruttuoso tentativo, l'esito di ulteriori esperimenti di gara".

   Si nota una ventata di ottimismo nel procedimento che dovrebbe portare alla realizzazione del porto, se la ditta, che lo ha progettato non se la sente di aspettare la conclusione, se ci sarà, del secondo appalto.

   E intanto il tempo passa e se la seconda gara d'appalto non dovesse andare a buon fine non solo non ci ritroveremmo il porto, ma dovremmo restituire alla Cassa DDPP i soldi del prestito spesi per la progettazione, indebitando ulteriormente le casse comunali.

   Ma perchè devono essere i sanvitesi a pagare ancora una volta i costi di un progetto faraonico della cui utilità pratica non se ne vedono le ragioni?

   E magari la cosa finisse qui! Purtroppo abbiamo un contenzioso in corso per la vicenda del resort di c.da Foreste, che, se le cose andranno bene per gli amministratori, costerà alle casse comunali un mare di soldi per pagare gli avvocati, e un altro progetto, quello della cremagliera che dovrebbe collegare il PAESE con la MARINA.

   E, badate bene, si è sempre parlato di progetti a costo zero per il Comune, che si sarebbe addirittura anche arricchito di una serie di opere pubbliche.

   Ma non sarebbe meglio che i nostri amministratori si preoccupassero di più dei cittadini, cercando se non di ridurre le tasse, almeno di non aumentarle?