Tutte li fundanelle se so' seccate

Tutte li fundanelle se so' seccate
pover'amore mè more de sete

   Sono questi i primi due versi della nota canzone dialettale abruzzese, mai tanto attuale come in questi giorni.

   Infatti sono in molti a lamentarsi del mancato funzionamento di quasi tutte le fonti pubbliche sanvitesi e Dio solo sa se di questi tempi l'acqua per la campagna sia importante.

Amore, mi te' sete, mi te' sete.
Dov'elle l'acque che mi si purtate?

   E' questo il lamento delle terre e degli orti, che, non irrorati adeguatamente dalle piogge, arriva alle orecchie del coltivatore il quale non può far altro che rispondere con gli ultimi versi della canzone

T'aje purtate 'na giara de crete
'nghe ddu' catene d'ore 'ngatenate.

   E gli orti rispondono: l'oro tienilo per te, la giara è troppo piccola e non so che farne, non sarebbe il caso di rimettere in funzione le pompe delle fontane pubbliche?