Cittadinanza

   Il 19 novembre 1956 si riunisce il consiglio comunale di San Vito Chietino, presenti i seguenti consiglieri: Di Renzo Giovanni (sindaco) (DC), Ciampoli Amedeo (DC), Pagliaccio Giuseppe (DC), Iezzi Alfredo (DC), De Nobile Vito (DC), De Nardis Amedeo (DC), Giuliante Luigi (DC), Catenaro Tommaso (DC), Catenaro Italo (DC), Staniscia Rocco Marino (DC), Rosato Mario (DC), Bianco Angelo Guerino (DC), Scaglione Nicolò (DC), Stella Raffaele (Spiga di Grano), D’Ercole Ireneo (Spiga di Grano), Improta Antonino (Spiga di Grano), Verì Andrea (Spiga di Grano) per discutere, tra l’altro, la seguente mozione:

   “Ill.mo Sig. Sindaco di San Vito Chietino, La prego caldamente a voler includere nel prossimo ordine del giorno del Consiglio Comunale la seguente mia proposta:

   1° Conferire la cittadinanza onoraria al Rev.mo Sig. Parroco don Luigi Ranalli e al Rev.mo Sig. Parroco don Giuseppe Argentieri quale riconoscenza di tutto il Popolo di San Vito per il loro costante e vivo interessamento per la soluzione dei problemi cittadini e per la loro opera benefica a favore dei cittadini meno abbienti.

   2° Cambiare denominazione alla via Cristoforo Colombo, naturalmente intestata in altra strada, in via Ciro Ciampoli, fulgido eroe di Cefalonia che immolò la sua giovinezza nelle lontane steppe russe.

   3° Cambiare denominazione alla via Sangritana in via Levino Tosti quale sindaco democratico di S. Vito il quale diede tutto se stesso per mantenere alta la fiamma delle libertà democratiche.

Il consigliere comunale Mario Rosati

   Dopo alcune discussioni ed osservazioni formulate da parte dello stesso consigliere proponente, del consigliere De Nardis Amedeo e del consigliere D’Ercole Ireneo, il Sindaco-Presidente mette ai voti l’accettazione o meno della mozione Rosati.

  Procedutosi alla votazione segreta, nelle forme di legge, con l’assistenza degli scrutatori, nominati d’accordo, consiglieri Catenaro Italo e D’Ercole Ireneo, si ha il seguente risultato: Consiglieri presenti e votanti n. 17. Rispondono di sì per l’accettazione della mozione Rosati n. 6 consiglieri; rispondono no n. 10 consiglieri. Viene rinvenuta una scheda bianca.

   Al seguito di che, il Sindaco-Presidente dichiara respinta la mozione Rosati.

   Evito commenti in merito, ma faccio notare che una maggioranza schiacciante della DC con un presentatore di mozione democristiano abbia bocciato la concessione della cittadinanza onoraria a due sacerdoti.

   Non sarà che non si è voluto dare riconoscimento ad un eroe di guerra e ad un sindaco socialista?