Il porta a porta

   Il giorno 8 gennaio 1943 (XXI) il Consiglio comunale di San Vito approvava il Regolamento per il servizio di raccolta e di trasporto dei Rifiuti Solidi Urbani.

   Riporto i dati essenziali quali le categorie, le tariffe e le esenzioni.

1° Categoria: Abitazioni fino a n. 5 vani;

2° Categoria: Abitazioni da n. 5 vani in poi, negozi, uffici, circoli e associazioni;

3° Categoria: Banche e alberghi;

4° categoria: Stabilimenti industriali, aziende commerciali all’ingrosso ecc.;

5° Categoria: Magazzini e dormitori per la lavorazione del pergolone.

   Risultavano esenti gli iscritti all’elenco dei poveri, le famiglie numerose iscritte come Soci dell’Unione Fascista Famiglie Numerose, le Chiese e gli edifici destinati al culto cattolico.

   Sotto riporto la tabella delle tariffe, a mq, con i costi di allora e la rivalutazione in euro ai giorni nostri.

   La nota più interessante, però, viene dalla lettura dell'art. 10 del Regolamento, che prevedeva quanto segue:

Art. 10 - Coloro che occupano o conducono locali, a qualunque uso adibito, dovranno provvedere a far trovare pronti, all'ingresso dei locali stessi, i recipienti contenenti le immondizie domestiche ed i rifiuti solidi da trasportare per essere vuotati dagli incaricati del servizio.

   Come dire che il porta a porta non è un'invenzione dei giorni nostri.