1946

 

  La vita politica e democratica di San Vito Chietino riprende sostanzialmente col referendum Monarchia-Repubblica del 1946.

   Del referendum tutti ricordano il risultato, ma pochi sanvitesi ricordano quello delle elezioni comunali, che si tennero quello stesso anno.

   Non è possibile riportare i dati numerici di quelle prime elezioni, perchè, purtroppo, nell’archivio comunale non si trovano i documenti ad essi relativi, ma è possibile far conoscere ai più giovani e ricordare alle persone che vissero quei momenti i nomi dei consiglieri comunali eletti.

   Il particolare sistema elettorale di quel periodo faceva in modo che Sant’Apollinare eleggesse autonomamente quattro consiglieri mentre la parte restante del Comune ne eleggeva altri sedici.

   Gli eletti furono:

 

Fronte Democratico Popolare

- Iavicoli Giovanni

- Stella Raffaele

- Bianco Nicola

- D’Angelo Giovanni

- Bianco Giovanni

- Annecchini Luigi

- D’Intino Carlo

- Andreamatteo Ireneo

- D’Orazio Simeone

- D’Alessandro Antonio

- Di Battista Raffaele

- Bucco Gaetano

 

Scudo Crociato

- Ciampoli Emanuele

- Iavicoli Giulio

- D’Arielli Attilio

- Olivieri Vito

 

Sant’Apollinare

- Forlani Rocco

- Giuliante Francescopaolo

- Dragani Giuseppe

- Scaccia Guido

  

   Nella seduta del Consiglio comunale del 30 marzo 1946, assenti i consiglieri dello Scudo Crociato e di Sant’Apollinare, fu eletto Sindaco il sig. Giovanni Iavicoli, mentre la Giunta Municipale risultò formata dai seguenti assessori effettivi:

- Bucco Gaetano

- Andreamatteo Ireneo

- Bianco Nicola

- Stella Raffaele

e dai seguenti assessori supplenti:

- D’Orazio Simeone

- Dragani Giuseppe.

      L’amministrazione restò in carica fino al 18 aprile 1948, data delle elezioni politiche, che furono vinte dallo Scudo Crociato. Il 27 aprile 1948 il sindaco Giovanni Iavicoli convocò d’urgenza il Consiglio comunale con un solo punto all’ordine del giorno: “Dimissioni del Sindaco e dei consiglieri di maggioranza”. Ma la seduta venne rinviata al 30 aprile 1948 per mancanza del numero legale. 

   La seduta del 30 aprile registrò la presenza dei consiglieri:

- Giovanni Iavicoli (dimissionario)

- Nicola Bianco (dimissionario)

- Ireneo Andreamatteo (dimissionario)

- Giovanni D’Angelo (dimissionario)

- Luigi Annecchini (dimissionario)

- Raffaele Stella (dimissionario)

- Vito Olivieri

- Giuseppe Dragani

- Giulio Iavicoli

- Emanuele Ciampoli

- Attilio D’Arielli

- Francescopaolo Giuliante

 

e l’assenza dei consiglieri:

- Simeone D’Orazio (dimissionario)

- Antonio D’Alessandro (dimissionario)

- Raffaele Di Battista (dimissionario)

- Carlo D’Intino (dimissionario)

- Giovanni Bianco (dimissionario)

- Gaetano Bucco (deceduto)

- Rocco Forlani

- Guido Scaccia

 

   All’inizio della seduta il consigliere Ireneo Andreamatteo ritirò le dimissioni, mentre le confermarono tutti gli altri. Va da sé che esse furono tutte accolte.

  È interessante citare le nobili parole  (che probabilmente visti i costumi politici attuali faranno sorridere i nostri lettori) pronunciate dal sindaco dimissionario sig. Giovanni Iavicoli: “Le dimissioni sono state presentate in relazione ai risultati delle elezioni politiche del 18 aprile nelle quali la DC (minoranza)  ha vinto ed il Fronte Popolare (maggioranza)  ha perso, ma gli uomini leali e democratici non devono temere di ammettere e riconoscere una sconfitta, quando soprattutto sanno di seguire un’idea e una bandiera che hanno tanta forza da poter tornare alla vittoria e alla riscossa nel prossimo domani”.

Altri tempi ed altri uomini.

   In conseguenza delle dimissioni di parte del Consiglio comunale si dovette dar luogo ad elezioni suppletive che si tennero il giorno 11 luglio 1948.