Lettera aperta al Sindaco
La stazione ferroviaria di San Vito - Lanciano, nata nel 1863, con l'Unità d'Italia, completa di ogni dotazione era e resta una delle più importanti e trafficate sulla tratta Pescara - Termoli della linea Bologna - Bari, non un semplice e sonnacchioso casello.
Da sempre al servizio della città di Lanciano, con i suoi 35.000 abitanti e dei numerosi comuni dell'entroterra frentano.
E' tuttora capolinea della gloriosa Ferrovia Sangritana che, a primavera e d'estate, scarica torme di scolaresche e villeggianti diretti al mare, e che, durante l'anno, dal 2024, è punto di partenza delle comitive per i viaggi turistici organizzati per la visita dell'Abruzzo.
Completamente rinnovata, è entrata in funzione dal 2005, con doppio binario di marcia.
Vi transitano treni ogni ora, con fermata esclusa solo per la Freccia Rossa, che da San Vito - Lanciano si può agganciare alle vicine fermate di Pescara e Termoli.
Collegato direttamente con la SS 84 per il Parco Nazionale d'Abruzzo, con la statale Adriatica 16, con la pista ciclopedonale della Costa dei Trabocchi e dei celebrati luoghi del Parco letterario dannunziano, e con la via del gusto e dei frequentatissimi locali fast food e bistrot della spiaggia di Marina di San Vito.
Implausibilmente e scandalosamente,
però, mancano i servizi igienici e di assistenza ai disabili.
"DISABILITATI", si può leggere con lente di ingrandimento in fondo a uno dei tanti avvisi sparsi sui muri.
Una mortificante indecenza vedere invalidi su 4 rotelle, mamme con pancione e bebé in carrozzino, anziani impediti, con bastoni e stampelle, trascinarsi con i loro bagagli lungo la gradinata che scende al pozzo del sottopasso e lungo quelle che salgono alle banchine, in assenza di ogni alternativa.
A 18 anni dall'inaugurazione della NUOVA STAZIONE!
QUO USQUE TANDEM? griderebbe l'avvocato Cicerone. FINO A QUANDO?
Alberto di Giovanni